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L’Agricoltura Simbiotica e la Salute del Pianeta: questo il tema del convegno che si è tenuto all’UNISG – Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo lo scorso 5 Novembre.
Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista e direttore rivista Materia Rinnovabile Emanuele Bompan, Sergio Capaldo, Presidente La Granda Srl e Fondatore ECOSI, che ha introdotto il tema all’Agricoltura Simbiotica, mettendo al centro il vero protagonista di ogni intervento: il biota microbico, cardine della salute sia del suolo sia del nostro organismo.
Le ricerche scientifiche dimostrano che il biota microbico della terra contribuisce a produrre alimenti di più alto valore nutrizionale, il che a sua volta aiuta la formazione e il mantenimento di un biota intestinale sano e funzionale. Come la mancanza di biota microbico nel terreno attacca la salute del nostro pianeta, così la mancanza di un biota intestinale attacca fortemente la salute del nostro organismo. Il cibo lavora come il micromondo nel terreno e trasporta ogni giorno i microganismi nel nostro secondo cervello, l’intestino.
Ad avvalorare queste tesi, gli interventi della dott.ssa Alessandra Salvioli (PhD UNITO Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi), che ha approfondito il tema dell’utilizzo dei funghi micorrizici come biofertilizzanti in un’agricoltura a basso impatto, del dott. Andrea Pezzana (Medico Nutrizionista e Docente UNISG), che si focalizzato sul tema del metabolismo, e la testimonianza dell’allevatore del Consorzio La Granda Giorgio Arnaudo.
L’Agricoltura Simbiotica è ora una certificazione: a parlarne è stato il dott. Giorgio Reita, Tecnico Agronomo Sistemi di Qualità, che ha spiegato nel dettaglio l’iter richiesto alle aziende per essere certificate.
Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
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